giovedì 17 novembre 2011

Alfredo Alimento

(Articolo del 16 ottobre 2009)

Alfredo Alimento, scultore maceratese con il quale dal 2003 si erano intessuti rapporti di una profondità particolare, ci ha lasciato improvvisamente. La sua partenza da questa terra ha reso
ancor più prezioso il dialogo intrapreso e ha sigillato un impegno a portare avanti ciò che ultimamente ci stimolava a fare. In attesa di incontrarci per condividere ampiamente la conoscenza delle linee direttrici sulle quali Alfredo ci spronava a percorrere, vi diciamo qualcosa di lui.

ALFREDO ALIMENTO

“In lutto il mondo dell’arte. Lo scultore maceratese Alfredo Alimento è morto a pochi passi dalla
sua abitazione. Aveva 74 anni. Lascia la moglie e due figli, uno a Milano e l’altro a Brescia, due
città che lo avevano accolto come uno dei più importanti protagonisti della scultura contemporanea.
Dopo gli studi all’Istituto d’arte, intraprende dalla seconda metà degli anni Cinquanta un’intensa
attività artistica. Oltre 150 le esposizioni in Italia e all’esterno, numerosi i premi e i riconoscimenti.
Nel 1980 con l’amico Alfonso Cacchiarelli elabora la poetica “Diacronognosia – Possedere il tempo”.
Nel 1991 la sua Macerata gli dedica una grande antologica nella chiesa di San Paolo. Negli ultimi
anni si specializza in sculture monumentali, una delle quali dal titolo “Vessazione” installata nel
2004 nell’hinterland di Parigi. La scultura realizzata in trafilati di acciaio inox, ferro trattato e
fusioni in bronzo, è alta oltre otto metri.
La sua indagine plastica si cala in una poetica esaltante di miti, leggende e verità esistenziali.
Sculture come totem, come icone di una cultura che oltrepassa il tempo e vive nell’eterno. Gli
stessi materiali ferrosi e anodizzati come gli innesti polimaterici da lui usati si vestono di
suggestioni stupefacenti e segrete armonie.
Aveva molti progetti in cantiere. Di recente aveva ultimato due grandi sculture, una sorta di
angeli, ultime creature di un viaggio creativo portato avanti con invenzione e candore, due qualità
che hanno plasmato la sua vita di uomo e di artista.

(A.Valentini) su “Il Resto del Carlino – Sabato 17 ottobre 2009).

Queste parole pubblicate dall’amico Alvaro Valentini, critico d’arte, ma soprattutto amico di Alfredo Alimento, comunicano - con poche ma incisive parole - la vita di Alfredo.
Al funerale abbiamo offerto, a nome di tutti gli amici artisti che si riconoscono in Clarté, questa
testimonianza.
“Parliamo a nome di tanti artisti con i quali si sta intessendo, da qualche anno, un dialogo vivo,
nello scambio di ciò che sperimentiamo nel più profondo di noi stessi, nel fare arte. Un dialogo che
porta alla comunione e alla fraternità vissuta tra artisti, che stimola e sostiene, nella ricerca di
un’arte pura, da offrire all’uomo di oggi. Alfredo ha partecipato attivamente di questo gruppo di
artisti, che è conosciuto col nome di Clarté. Per questo, oggi, vogliamo rendergli omaggio.
Abbiamo incontrato Alfredo nel 2003 e da allora abbiamo sempre camminato insieme.
La comunione vissuta con lui ci ha fatto scoprire nelle sue opere il messaggio profondo che la sua
arte offre a tutti: l’unità tra il passato e il presente: nella fusione armonica dei materiali usati per le sue sculture (il ferro e l’acciaio fusi insieme, per esempio) sottolinea il passato come realtà inscindibile che spiega l’oggi; i suoi angeli cavalieri (guerrieri): “angeli” con tutta la bellezza che evoca questo nome e “guerrieri” con tutta la forza per lottare e vincere il male. In sintesi la Bellezza che con la sua propria forza “disarmante” vince e si dona a tutti; colore che diventa calore: nel cuore delle sue sculture è sempre racchiuso un nucleo colorato, che riscalda il freddo dei materiali utilizzati; luce che rompe il buio, anzi che si sprigiona da esso e vuole offrire il proprio contributo per illuminare la “notte collettiva” che l’umanità attraversa.
Le sue ultime opere sono inondate di luce. Colore, calore e luce dicono anche l’esperienza vissuta in questi anni da Alfredo con tanti altri amici artisti. L’autenticità di questo vissuto portava Alfredo a spronarci continuamente nel donare a tanti, soprattutto ai giovani talenti i valori custoditi nell’esperienza artistica che abbiamo imparato a condividere.
Nel novembre 2007, dopo aver visitato a Milano, alla Besana, la galleria d’arte che raccoglie le
opere degli artisti internazionali più in auge, pensava: “non c’è più speranza, è la fine di tutto”.
Ma quando ci siamo incontrati ha subito aggiunto ”Occorre fare qualcosa, occorre dare un segnale
positivo, occorre trasmettere ai giovani la vera realtà artistica. Noi abbiamo fatto la nostra
esperienza, abbiamo un bagaglio di valori che vanno trasmessi”.
Per questo stavamo lavorando insieme ad un concorso per le arti figurative rivolto ai giovani artisti italiani. Ma Alfredo ha guardato più avanti. Puntava in alto.
Diceva infatti: “Unirci nell’arte, è anche qualcosa di sociale, perché la società in questo momento
ha bisogno dell’arte. Che cosa vogliamo dare a questo mondo? Quale messaggio vogliamo dare?
Lo possiamo dare con tutte le arti, con la musica, la poesia, la pittura, la fotografia … tutte, tutte le arti. Sì, facciamo delle linee, scolpiamo delle forme, però non è solamente per l’estetica. Noi, ci
dobbiamo mettere d’accordo: come qualificare queste arti? Su quale germoglio? Un germoglio, che possa venire dalla nostra vita, come un pensiero nuovo… Una forma d’arte nuova. Noi pure
dobbiamo dare qualche cosa, fare capire che viene fuori qualche cosa di umano, di universale, di
fraternità universale…. E’ l’armonia della vita. La pace.”
E nel maggio 2009, dopo un Convegno di tre giorni a Bellaria, in Romagna, durante il quale
approfondisce la spiritualità di Chiara Lubich, si fa forte in lui la convinzione che in essa, in questa
spiritualità, c’è “quel germoglio nuovo” che può dar vita ad una nuova corrente artistica,
influenzando tutte le discipline, tutte le espressioni delle arti.
Alfredo ha dato, subito, la sua piena disponibilità per portare avanti e far conoscere a tanti questo
“nuovo germoglio”. Elaborare un manifesto da far conoscere a tanti, presentarci al mondo con
opere che siano l’espressione viva di questo manifesto, di questa nuova corrente artistica.
Partendo da Bellaria ci ha detto: “Ricordatevi che questa è una cosa grossa, una cosa molto
grande: chissà dove ci porterà…”.
Un’ amica, artista, ha confermato: “Alfredo è l'anima che il Padre ci ha messo accanto, per portare a tutti questa straordinaria novità e noi dobbiamo raccogliere come eredità la sua proposta, il suo suggerimento, il suo pensiero e comunicarlo.”
Un amico, col quale Alfredo aveva intessuto un profondo rapporto artistico, ha scritto di lui su
“Segnali”: “Occorre aver vissuto, occorre aver sperimentato certe esperienze per tradurle in segni, in volumi, in manifestazioni di fiducia e di speranza. Ecco perché Alfredo Alimento sa scaldare e infuocare il più freddo metallo per accostarlo, allinearlo, allungarlo, torcerlo... "Segno", simbolo che solo quando si passa attraverso il fuoco si può entrare in dialogo con chiunque.
E Alfredo Alimento è stato realmente capace di accoglienza e di dialogo. Artista completo. Capace
di "vivere l'altro", di dare attenzione, fiducia. Capace cioè, in sintesi, di dare amore. Sa essere
"dono" per ciascuno di noi.
Grazie Alfredo. Contiamo su di te, ora, che vedi le cose dall’alto. Siamo certi che sarai sempre con
noi e ci aiuterai a realizzare il tuo/nostro progetto.

I tuoi amici di Clarté – Artisti in Dialogo - Emilia Romagna e Marche


Articolo del giorno 21/10/2009 – Corriere Adriatico

Ti volevano tutti bene. Macerata. Una folla commossa e discreta ha salutato ieri per l’ultima volta l’artista Alfredo Alimento, tragicamente scomparso venerdi notte, investito da un’auto in via Spalato, nei pressi della sua abitazione.
La chiesa di San Francesco ha seguito silenziosa la cerimonia funebre, fino alla fine, fino a quando i messaggi letti dai suoi più cari amici e dai suoi compagni di viaggio li ha portati verso un commosso applauso liberatorio. “Non avrei mai voluto scrivere questa testimonianza”, dice con la voce rotta dalla commozione al termine del suo messaggio il critico d’arte Alvaro Valentini. “Avrei voluto recensire una tua nuova opera, o una nuova mostra dedicata alle tue creazioni”, invece gli tocca rivolgere un ultimo “ciao” all’amico artista, come al termine di uno dei loro incontri settimanali nei quali discutevano di arte e di esistenzialismo. Invece è l’ultimo saluto, “perché il filo si è spezzato, lasciando tutti nel dolore e nello sconforto”.
Valentini ricorda l’uomo, “legato in maniera inscindibile agli affetti della famiglia”, l’artista “che
affrontava con piglio e decisione ogni esperienza creativa” e il docente “puntuale” omaggiato in
questi giorni da moltissimi ex alunni. In ogni ruolo “sapevi farti voler bene”, gli dice rivolgendosi
ancora all’amico come una presenza ancora viva.
Forse perchè viva e vitale era la sua fervente attività, il suo “dobbiamo fare qualcosa insieme”
ripetuto al collega Silvio Craia, decano degli artisti maceratesi, che oggi dice, “non abbiamo avuto
tempo di farlo, lo faremo insieme lassù”.
Viveva quasi come un’ossessione l’arte vissuta insieme agli altri artisti, colleghi e soprattutto amici.
Perché per Alimento l’arte si fondeva in modo inscindibile con la vita, con la società, che più lo
gettava nello sconforto, e più gli dava la forza di creare, e di creare insieme agli altri. “Mettendo
insieme tutte le arti, la musica, la poesia, la pittura, la fotografia”, come ricordano i suoi compagni
di viaggio Ermes Rigon e Gabriella Stevani, coordinatori per le Marche e l’Emilia Romagna del
movimento “Clarté, Artisti in dialogo”. Li aveva incontrati nel 2003 e insieme a loro aveva
intessuto un dialogo nel quale aveva portato il messaggio profondo della sua arte, “l’unità tra il
passato e il presente nella fusione tra i diversi materiali, la bellezza e la purezza dei suoi angeli
guerrieri, il colore che diventa calore e la luce che spezza il buio e che illumina la notte collettiva
dell’umanità”. Poi li aveva portati più in là, con la sua ambizione che nasceva dalla necessità di dare un segnale forte e una testimonianza viva alle giovani generazioni di artisti. Questa infatti era diventata la sua missione ultima, lasciare il testimone ai più giovani.
"Forse lassù avevano bisogno di un angelo con una grande anima” dice in conclusione del suo
omaggio Alvaro Valentini, che ricorda i moltissimi angeli guerrieri creati con i materiali freddi da
Alimento. Quegli angeli da cui si sprigionava una grande luce, quella della sua grande anima di
artista e uomo.
Ora il suo testimone passa ai suoi amici di Clarté, che proseguiranno nel solco tracciato
insieme.”

giovedì 29 settembre 2011

Incontro con la città

2 ottobre 2011

SALA delle CONFERENZE del BARACCANO

- Quartiere Santo Stefano -

Via S. Stefano, 119 BOLOGNA

ore 16:30

I N C O N T R O - C O N -

L A - C I T T à

Spazio Giovani, travola rotonda, performance musicale,

poesia, cinema, teatro, riflessioni, testimonianze

Partecipano :

l’étoile di Balletto Classico Liliana Cosi,

la musicista Thérèse Henderson,

il chitarrista Stephen Richard Figoni.

gli attori Maria Giulia Campioli,

Claudio Mariotti,

Viviana De Marco

il regista Rocco Manuel Spiezio

gli artisti partecipanti alla 5a Biennale


Conduce :

Elisabetta Sofi


Saluto delle autorità

Presentazione del Manifesto di Clarté

Lancio del I° CONCORSO NAZIONALE GIOVANILE “Alfredo Alimento”

Pittura Scultura e Grafica (piccolo formato)

“Gli Angeli volano ancora …!”

Diamo le ali alla nostra arte.


ore 19:00 Conclusione della 5^ Biennale 2011

Artisti Partecipanti

Bologna (Quartiere S. Stefano, Baraccano) 24 settembre – 2 ottobre 2011


_______________ PITTURA

Alberto Cova

Alberto Rustichelli

Bruno Novelli Fontanesi

Elena Mantovani

Elisa Piccinini

Enrica Melotti

Ermes Rigon

Francesco Boldrin

Maria Valli

Renzo Pozzetti

Romano Pelloni

Sebastiàn Tarud

Sergio Bigarelli

Stefano Zaniboni

Toni Salmaso

_____________ SCULTURA

Alfredo Alimento

Filippo Carnazza

Roberta Grigolon

Sandra Andreoli

______________ INCISIONE

Anna Ferrarini

Marika Tassi

_______________ GRAFICA

Donata Shiavoni


___________ FOTOGRAFIA

Achille Ascani

Fabrizio Centioni

Gabriella Stevani

Marcello Franca

Renzo Gherardi

______ CINEMATOGRAFIA

Rocco Manuel Spiezio

________________ MUSICA


Barbara Torresetti – violino

Stephen Richard Figoni – chitarra classica

Thérèse Henderson – arpa celtica

___ BALLETTO CLASSICO

Liliana Cosi – ètoile – presidente della

Compagnia Cosi-Stefanescu e

della Scuola di Balletto Classico

Reggio Emilia

madrina della manifestazione

____________ T E A T R O


Compagnia Teatrale “Teatro Spesso”

di e con Maria Giulia Campioli, Claudio Mariotti

Gruppo teatrale “Verso l’armonia”: di e con Viviana De Marco, Fausto Palmieri

Comunicato Stampa

L'Associazione “Verso un mondo unito”, insieme con i gruppi artistici Artincontro e Clarté Emilia Romagna–Marche, che raggruppano artisti professionisti, giovani talenti e studenti che si avviano alla professione artistica (pittori, scultori, fotografi, musicisti, attori, cantanti, cineasti, ballerini, poeti, insegnanti…) che s'ispirano all'ideale della fraternità e dell’unità universale,

promuovono la

5a B I E N N A L E ARTINCONTRO

MOSTRA DI ARTI FIGURATIVE E MANIFESTAZIONI DI MUSICA, TEATRO, POESIA,

SPAZIO GIOVANI, INCONTRO CON LA CITTà …

… dal Finito all’Infinito

DIALOGO TRA LE ARTI E TRA GLI ARTISTI

BOLOGNA – 24 settembre 2 ottobre 2011 – Sala Museale del Baraccano, Via Santo Stefano, 119. Inaugurazione sabato 24 settembre ore 17,00. Apertura al pubblico: tutti i giorni dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30. Domenica 2 ottobre alle ore 16,30 Incontro con la città – spazio giovani, tavola rotonda, performance musicale, poesia, teatro – presso la Sala delle Conferenze.

“L’arte unisce più delle parole. Porta a far vivere un’esperienza positiva. Dove non può arrivare l’uomo, arriva l’arte. Ogni richiamo all’unità, anche in campo artistico e culturale è assai prezioso e necessario, perché il dialogo e il confronto aiuta a superare le barriere sociali e nazionali.”

Così è stato affermato da alcune personalità del mondo culturale e politico all’inaugurazione della prima Biennale, nel 2001, alcuni giorni dopo la tragedia delle Torri Gemelle di New York.

Siamo convinti che, pur nelle nostre specifiche diversità, possiamo innestarci, concretamente e insieme, nella finalità stessa dell’Arte, che porta a far vivere un’esperienza di armonia e di bellezza che ogni uomo ricerca. Come artisti di oggi, figli di questo tempo e calati in questa umanità, sentiamo urgente il desiderio di metterci in una nuova visione della vita: di metterci cioè in dialogo, in rapporto, in sinergia tra tutti, per poter esprimere sia quello che personalmente avvertiamo sia quello che il corpo sociale, in cui siamo immersi, vive.

E’ una riscoperta dello stare assieme delle arti, che è condivisione, partecipazione piena, arricchimento reciproco, in cui la caratteristica di ogni espressione viene potenziata. Così pittura, scultura, architettura, fotografia, musica, poesia, cinema, teatro, performance … nel dono di sé, possono offrire una straordinaria novità: portare l’umanità verso una nuova visione, verso una nuova realtà, il senso più profondo della socialità: la fratellanza appunto, che conduce alla pace, all’unità.

Tra gli artisti presenti: A. Cova, E. Melotti, R. Pelloni, S. Bigarelli, E. Rigon, F. Boldrin, B. Novelli Fontanesi, A. Ferranini, M. Franca, A. Ascani, R. Gherardi; i giovani talenti E. Piccinini, E. Mantovani, T. Salmaso, S. Tarud, S. Zaniboni; gli attori M.G. Campioli, C. Mariotti, V. De Marco; il regista Rocco Manuel Spiezio; il chitarrista Stephen Richard Figoni. Provengono da diverse regioni italiane, ma anche dalla Scozia e dagli Stati Uniti. È quindi una manifestazione internazionale.

Madrina dell’intera manifestazione, l’étoile di Balletto classico Liliana Cosi.

Con il Patrocinio della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Bologna, del Comune di Bologna

mercoledì 7 settembre 2011

...dal Finito all'Infinito - 5a Biennale Artincontro

Invito






















Presentazione

ARTINCONTRO 2 0 1 1 “…dal Finito all’ Infinito”

DIALOGO TRA LE ARTI E TRA GLI ARTISTI


“L’arte unisce più delle parole. Porta a far vivere un’esperienza positiva.

Dove non può arrivare l’uomo, arriva l’arte.

Ogni richiamo all’unità, anche in campo artistico e culturale

è assai prezioso e necessario, perché il dialogo e il confronto

aiuta a superare le barriere sociali e nazionali.”.

Così è stato affermato da alcune personalità del mondo culturale e politico, all’inaugurazione della prima Biennale, nel 2001, alcuni giorni dopo la tragedia delle Torri Gemelle di New York.

Siamo convinti infatti che, pur nelle nostre specifiche diversità, possiamo innestarci, concretamente e insieme, nella finalità stessa dell’Arte, che porta a far vivere un’esperienza di armonia e di bellezza che ogni uomo ricerca.

Come artisti di oggi, figli di questo tempo e calati in questa umanità, sentiamo urgente il desiderio di metterci in una nuova visione della vita, di metterci cioè in dialogo, in confronto, tra tutti, per poter esprimere sia quello che personalmente avvertiamo sia quello che il corpo sociale, in cui siamo immersi, vive.

E’ una riscoperta dello stare assieme delle arti, che è condivisione, partecipazione piena, arricchimento reciproco, in cui la caratteristica di ogni espressione viene potenziata.

Così pittura, scultura, architettura, fotografia, musica, poesia, teatro, performance… possono offrire insieme una straordinaria novità: “portare l’umanità verso una nuova visione, verso una nuova realtà, il senso più profondo della socialità: la fratellanza appunto, che conduce alla pace.

Per questo motivo proponiamo la 5^ Biennale (24 settembre – 2 ottobre 2011) a Bologna, nel Quartiere Santo Stefano, con l’incoraggiamento dell’étoile di Balletto classico Liliana Cosi, madrina dell’intera manifestazione.

Verso un mondo unito - ARTINCONTRO - Clarté Emilia Romagna - Marche

Maggio 2011

Storia delle Biennali

All’inaugurazione della prima biennale, che si è svolta a Modena (Teatro Storchi) e a Savignano sul Panaro (Centro Mariapoli “cielo” – Villa Falloppie) dal 22 settembre al 7 ottobre 2001, alcuni giorni dopo la tragedia delle Torri Gemelle di New York, alcune personalità della cultura e dell’arte affermano: Ogni richiamo all’unità, anche in campo artistico e culturale in questi giorni difficili per l’umanità, è assai prezioso e necessario, perché il dialogo e il confronto aiuta a superare le barriere sociali e nazionali."

Il Presidente della Provincia di Modena, intervenuto all’inaugurazione, sottolinea: “L’arte unisce più delle parole. Porta a far vivere un’esperienza positiva. Dove non può arrivare l’uomo, arriva l’arte.”

E l’étoile Liliana Cosi, tratteggia efficacemente: “L’arte resta un mistero legato alla vita stessa dell’uomo. L’arte ha il compito di far rivivere, ricreare bellezze sempre nuove, dalle mille sfumature, che dicono al cuore di chi la guarda qualcosa della sua misteriosa provenienza. Apre spiragli di luce. L’uomo è fatto per ricercare la verità, è fatto per amare e per essere riamato, ma è fatto anche per la bellezza…"

Il filosofo Maurizio Malaguti, intervenendo alla tavola rotonda, afferma: “… a nessuno sfugga la caratteristica prima dell’arte, che è quella di insegnare il vero. L’artista è come il filosofo o forse è meglio dire invece che il filosofo è come l’artista, nel senso che l’artista precede. Attraverso un lavoro severo di coerenza vede il mondo in un certo modo e ne lascia traccia. L’arte rende un servizio al Vero. La verità necessita del supporto dell’arte autentica.”

La conclusione della manifestazione avviene al Teatro Storchi di Modena, in cui la Compagnia di balletto Classico Cosi-Stefanescu offre un’ indimenticabile serata di balletto con una prima assoluta “In attesa del nuovo tempo”. Giungono appositamente la Vice Presidente della Regione Emilia Romagna, prof.ssa Vera Zamagni, che sottolineando l’importanza della Biennale, dimostra il suo pieno sostegno, e l’Assessore alla Cultura del Comune di Modena, dott. Gianni Cottafavi, che ospita e apprezza questa manifestazione di arti unite.

Non va dimenticata l’inaugurazione con la prima assoluta di “Saq” del M° Nicola Strafelini, eseguito appositamente dal Quartetto Donne in sax in una sala gremita all’inverosimile. Nella Serata Giovani ha incantato tutti l’Ottetto vocale “Ottava Nota”.

I 56 artisti delle varie espressioni, pittura, scultura, grafica, poesia, danza, teatro, musica… dicono di aver vissuto un’esperienza indimenticabile. Tra questi:

il Quartetto Donne in sax – composto da quattro sassofoniste, il pianista Paolo Vergari, il compositore Nicola Strafelini, la poetessa Roberta Dapunt, il gruppo letterario della Val Gardena “Scurlins” – la Compagnia Balletto Classico Liliana Cosi – Marinel Stefanescu, il chitarrista Luigi Verrini, il soprano Bibiana Carusi – l’ Ottetto vocale “ottava nota” … con spazio giovani.

Sono alcune centinaia i visitatori e i partecipanti alle manifestazioni collaterali.

Da tutti viene richiesta la seconda edizione.


Durante l’inaugurazione della 2a Biennale, che si è svolta a Savignano sul Panaro e a Modena città, dal 27 settembre al 12 ottobre 2003, si dice: “L’arte porta a far vivere un’esperienza che è un momento di armonia e di bellezza che ogni uomo ricerca. E perciò contribuisce senz’altro alla costruzione di un’umanità più vera, più solidale, più fraterna, più unita. Continuando il dialogo aperto e costruttivo col mondo culturale, artistico e della comunicazione attuale, si contribuisce concretamente e in una forma accessibile a tutti, alla costruzione di un mondo più unito.

Il filosofo Pasquale Foresi manda un suo messaggio: “Questa lodevole iniziativa favorirà la fraternità ed il dialogo non solo nel campo dell’arte, ma potrà influire al di là dei confini pensati perché, essendo bellezza, mostrata nelle diverse discipline, potrà produrre frutti impensati, quelli della bellezza espressa per amore.”

La manifestazione si colora di internazionalità e di qualità, poiché tra gli oltre 50 artisti presenti, vi è chi proviene da diverse città italiane ed europee. Persino dal Cile. Alcuni sono artisti molto affermati.

Lo spazio giovani si colora sensibilmente nel teatro, nella danza, nella musica.

Il critico d’arte Mario Cossali, consigliere del MART (Museo d’Arte moderna di Trento e Rovereto) sottolinea con grande efficacia:

Anche oggi bisogna avere il coraggio di mescolare giovani e anziani, artisti affermati con artisti alle prime armi. Proprio da queste mescolanze nascono i suggerimenti più vivi per le nuove sperimentazioni, per i nuovi percorsi dell’arte contemporanea. Bisogna avere il coraggio dell’umiltà, potremmo dire con una frase forse un po’ retorica, dell’umiltà di organizzare idee, rassegne d’arte, nelle quali gli artisti abbiano la possibilità di confrontarsi direttamente, personalmente…

Qui gli artisti si sono incontrati, come sempre miracolosamente, e ci regalano questo miracolo che è la loro creatività, la loro genialità, che noi non siamo abituati a riconoscere nella nostra società. Ma questa genialità, questa creatività, é indispensabile per la vita di tutti. Fa parte della dimensione più ricca dell’umanità.”

Tra gli artisti presenti, si ricordano particolarmente:

Alfredo Alimento, noto scultore maceratese, Annemmarie Baumgarten, pittrice tedesca, il M° Enzo Porta, primo violino in diverse grandi orchestre e violino solista, che ha offerto una prima assoluta degli autori presenti, Cristina Landuzzi e Fabrizio Fanticini.

L’Istituto musicale “Orazio Vecchi” di Modena è presente attraverso il vibrante concerto dell’ Ensemble di clarinetti, guidato dal cileno Cesar Vàsquez, mentre la parte teatrale è affidata agli emergenti Andrea Pierdicca e a Viviana Mattei.

Cinque giovani ballerini della Compagnia Cosi-Stefanescu, insieme con musicisti e cantanti e attori offrono un’eccezionale serata giovani presso il teatro La Venere di Savignano sul Panaro.

La manifestazione si conclude con un recital concerto, una prima assoluta, “Tensione all’Infinito”. Poesie tratte da “Trittico romano” di Giovanni Paolo II, interpretate dall’attrice Viviana De Marco e musica di Bach per clavicembalo, intensamente trasmessa da Ilenia Stella.


La 3a e la 4a Biennale, per espresso desiderio degli Amministratori, si svolgono a Carpi (MO) dal 25 giugno al 10 luglio 2005, dal 16 giugno al 1 luglio 2007 nel cuore della città, inserita nelle manifestazioni di CarpiEstate presso il Palazzo dei Pio, in Sala Cervi, Sala Mori e Sala Cabassi.

Vedono un’interessante mostra di pittura, scultura, incisione, fotografia, architettura, unitamente ad un laboratorio di incisione. Sono presenti noti artisti nazionali e internazionali, accanto a giovani talenti, già avviati e che si stanno avviando nell’arduo cammino dell’espressione artistica.

Offrono manifestazioni collaterali di teatro, musica, poesia e canto, con la partecipazione della nota poetessa, scrittrice, critico d’arte e regista teatrale, Eliana Montebello, del cast artistico Lorenzo Castelluccio, Vincenzo De Maio, con i musicisti Sergio Zampetti e Luigi Verrini, nell’atto unico di Puskin “Mozart e Salieri”; dei concertisti Paolo Vergari e Alessandro Cappella, in un indimenticabile concerto a quattro mani di altissimo livello, dei giovani attori Maria Giulia Campioli, Claudio Mariotti, in una prima assoluta “Albertina, una storia che continua”, una performance teatrale che straordinariamente coinvolgente; con la collaborazione dell’Istituto Musicale “A.Tonelli”, nella serata dedicata ai giovani, il Tonelli Saxophone Ensemble.

Bellissimo il Recital Concerto (prima assoluta) “Armonie poetiche” di Franz Liszt con Paolo Vergari (pianoforte) e Vanessa Gravina (voce recitante). Intenso il concerto del famoso duo Petrocchi, Beatrice (flauto) e Laura (Pianoforte). Una prima assoluta, la serata di teatro, “Come il grano tra i sassi” della Compagnia “Teatro spesso”. Viva collaborazione nel Nostop musicale con l’Istituto Musicale “A.Tonelli” di Carpi, con le esecuzioni finali degli allievi diplomandi, e il gruppo musicale del giovane M° Luca Morelli.

Le Biennali suscitano il vivissimo apprezzamento di centinaia di visitatori, critici d’arte, educatori, docenti, professionisti e soprattutto giovani, provenienti espressamente da tutta la regione Emilia Romagna, da diverse città d’Italia e dall’Europa. Lasciano scritto di “aver potuto sperimentare un’arte che supera ogni divisione”, “un’unione armonica delle arti come un’unione armonica delle genti” e “una profonda gratitudine per la luce nuova nell’ affrontare la quotidianità della vita.”

Il Sindaco di Carpi, Enrico Campedelli, all’inaugurazione, sottolinea: “L’arte è un momento unificante, delle persone, delle comunità ed è un modo elevato per trasmettere i propri sentimenti e per aprirsi, per scambiarsi emozioni e costruire rapporti… Sono tutti momenti di crescita. Crediamo infatti che investire in cultura e in arte sia un modo per lavorare per il futuro della città, intermini culturali e in termini sociali. Continueremo a impegnarci per creare relazioni tra le varie espressioni dell’arte nel suo complesso e la nostra città…”

L’Assessore alla Cultura, Manuela Ghizzoni (ora onorevole) dice: “Quello che mi ha colpito è la capacità che queste due associazioni hanno dimostrato di saper lavorare insieme e di mettere insieme molti artisti, non soltanto delle arti figurative, ma anche della letteratura, della poesia, della musica… Una grande capacità di realizzare una comunità artistica su obiettivi condivisibili. L’altro motivo che mi ha colpito è il collante che tiene insieme la manifestazione, che è quello degli artisti accumunati da un grande valore etico, perché quello della collaborazione, dell’agire insieme diventa uno strumento per stare nel mondo e per migliorare il mondo. Una cosa che dà un valore aggiunto a tutta la manifestazione, è la voglia di lavorare con i giovani e di coinvolgerli nella partecipazione dell’atto creativo. Mi preme sottolineare che la funzione primaria della cultura è quella sociale. Creare sempre più luoghi di aggregazione, di socializzazione, dove ci si incontra, dove impariamo a conoscerci reciprocamente. E’ questa la novità: la cultura è un grande servizio sociale. E’ la nostra risorsa del futuro, per una società sempre più condivisa e sempre più giusta per tutti.

Eliana Montebello, critico, poetessa e regista, nel presentare la manifestazione, ripropone lo scopo del lavoro artistico: “…energia che desidera donare a piene mani a persone che scrutano il cielo con occhi irreparabilmente tristi e velati di malinconia, perché non conoscono l’ebbrezza magica e secolare che può donare un dialogo tra gli artisti e tra le arti: pittura, scultura, incisione, architettura, fotografia, musica, teatro, danza, poesia…

Mai come oggi l’artista ha avvertito e conosciuto la solitudine, l’incomprensione ed anche l’emarginazione. Per evitare questo, dobbiamo prodigarci, con amore e per amore, affinché i giovani non credano ai falsi miti ed anzi li calpestino, per correre nei prati della verità, dell’amicizia e della fratellanza, per percepire il desiderio di abbeverarsi alla fonte della creatività artistica e di impegnarsi a schiarire i toni di faide e guerre che ignorano completamente la genialità, l’invenzione fantastica e la meravigliosa composizione delle idee. Dovremmo, con infinita dolcezza, saper incidere indelebilmente nei loro cuori la passione per l’arte, l’odore della materia, la freschezza dei colori, del ferro, della creta, della ceramica, delle formichine allineate o sparpagliate negli spartiti del tempo, per abbracciare tutti insieme l’intero universo. Carpi, per l’appunto, vuole soffiare via la polvere silenziosa che nasconde opere d’arte inestimabili con uno sfavillante caleidoscopio che non dimentica il tempo e lo spazio, dove si specchiano mani indecifrabili, che lavorando incessantemente, dimenticano il principio e la fine del giorno, per raggiungere l’inafferrabile istante della compiutezza del mistero dell’arte che possa elargire a tutti i doni più preziosi: pace, sollievo e amore.

I giornali locali, nazionali, le Televisioni e le radio diffondono la notizia: “Le arti fanno fiorire la pace. Le arti dialogano nel castello di Carpi. Espressività a tutto tondo nella Biennale…”

Tra gli oltre 150 artisti partecipanti, finora, nelle quattro manifestazioni figurano: Edda Martini, Alfredo Alimento, Alberto Cova, Carlo Iacomucci, Enrica Melotti, Ermes Rigon, Filippo Carnazza, Romano Pelloni, Giuseppe Merighi, Pino Bosco, Fabrizio Centioni I giovani talenti: Estella Orazi, Michele Carafa, Sara Pellegrini, Victoria Kastsiuchenka… I musicisti Luigi Verrini, Paolo Vergari, l’ Ottetto vocale “ottava nota”, Luca Morelli, Enrico Artioli, Nannix … Gli attori Vanessa Gravina, Andrea Pierdicca, Maria Giulia Campioli, Claudio Mariotti… Le poetesse Eliana Montebello, Luciana Salvucci

Un noto giornalista e critico d’arte ha affermato:

“Sono tanti gli elementi che dialogano tra loro. Lavori diversificati, in realtà con un piano dialogico sotterraneo, che a tratti balza evidente, come per illuminazione improvvisa. Perché ciò che tutto accomuna è il senso della visione, il desiderio di penetrare l’essenza delle cose naturalmente parlanti tra loro. Così le arti figurative danno la mano ai momenti poetici coreografici drammaturgici, alla musica che sembra coagulare le tante voci di un incontro che non è banale definire “spirituale” in senso proprio, dato che stabilisce un’accezione unitaria fra ciò che si crea, si crede, si sente, si coglie.”

Patrocini e organizzazione della 5a Biennale Artincontro 2011.

L’Associazione Verso un mondo unito, ispirandosi ai principi di solidarietà umana, si prefigge di promuovere, diffondere ed educare ad una cultura del dialogo, della reciprocità, dell’unità, svolgendo attività di ricerca, formazione ed informazione. In particolare si propone di intraprendere un'azione culturale ed educativa finalizzata a trovare le radici unitarie della cultura che tenga conto di tutte le dimensioni della persona umana per la sua più autentica formazione al fine di favorire lo sviluppo di una umanità in cui ciascun popolo possa esplicare pienamente la sua insostituibile funzione nel consesso di tutti popoli. Intende per questo attuare un'azione di educazione al MONDO UNITO come progetto culturale nuovo e possibile proposta di convivenza sociale multiculturale, intervenendo in tutti i contesti sociali educativi quali famiglia, scuola, associazioni o gruppi. A tale scopo l'Associazione svolge manifestazioni culturali, artistiche, teatrali, convegni, dibattiti, tavole rotonde, mostre, seminari e istituisce laboratori per attività espressive-ricreative … e intraprende qualsiasi collaborazione utile ad approfondire e tradurre in opere le idealità che la ispirano favorendo la conoscenza reciproca tra gruppi, associazioni e altre realtà consimili, a livello di città, nazione e sul piano internazionale.

ARTINCONTRO” è un gruppo artistico che, ispirandosi all’ideale di fraternità e di unità universale, promuove iniziative di arte e cultura. Si propone di coltivare e diffondere ogni forma e aspetto dell’arte, quale espressione di cultura, strumento di elevazione e di liberazione, oltre i confini sociali e nazionali, momento dell’armonia e della bellezza che ogni uomo ricerca.

Clarté - artisti in dialogo - Emilia Romagna e Marche

Si è avviata nel 2005 col desiderio profondo di un’Arte Pura, senza strumentalizzazioni sia personali dell’artista (farsi conoscere, fare mostre ecc., diventare famoso) sia da parte dei fruitori e quindi della collettività (arte strumentalizzata come intermezzo, riempimento, o fonte di guadagno ecc.); un’Arte quindi che trovi il suo spazio, nel quale esprimere e donare all’umanità la Bellezza, che contribuisca alla grande sfida del futuro: la fratellanza universale, che conduce alla pace, all’unità dei popoli e delle culture.

Con l’esperienza delle Biennali si è maturata in oltre 150 artisti, professionisti, giovani talenti e studenti, l’esigenza di continuare e potenziare il rapporto nato fra tutti anche oltre le manifestazioni stesse, intravedendo la possibilità di offrire alle nostre città la novità della reciprocità fra gli artisti, attraverso incontri informali, nei quali condividere esperienze, come arricchimento l’uno dell’altro, in un dialogo profondo.

L’Associazione Verso un mondo unitoe i gruppi artistici ARTINCONTRO e “Clarté Emilia Romagna – Marche” collaborano attivamente, promuovendo insieme iniziative di arte e cultura, soprattutto in Emilia Romagna e Marche.